Forse non ci siamo mai resi conto che l’intercultura è sempre stata una condizione umana, non foss’altro perché ogni uomo è unico ed irripetibile e quindi portatore di una sua specificità soggettiva.
Tuttavia la nostra società complessa è caratterizzata in modo particolare da molteplici e repentine forme di comunicazione. La facilità dello scambio reciproco, grazie anche alla moderna tecnologia, mette in relazione moltissimi elementi che caratterizzano le identità culturali. La società contemporanea si articola senza dubbio all’insegna della multicultura che solo nel processo di relazione sviluppa una continua situazione interculturale. Ora, lo scopo da raggiungere, perché il dialogo interculturale sia possibile, è quello di indurre, attraverso forme d’educazione permanente, l’acquisizione di un vero e proprio habitus mentale di disponibilità, tolleranza e riconoscimento della diversità. Sappiamo molto bene che la diversità si radica nel nostro inconscio -luogo per eccellenza dell’estraneità a se stessi- e che trova la sua conferma nella persona dello straniero.
Il dibattito antropologico sulla diversità ha prediletto l’interpretazione della varietà culturale, attraverso il confronto ed il dialogo. Si viene a creare una situazione di relazione che permette, attraverso la conoscenza di ogni forma di diversità, l’arricchimento individuale di conoscenze e di saperi.
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