Matera
Una città che si può definire un esemplare abitativo delle zone carsiche della Lucania, Matera, città dei Sassi, sui bordi di profonde Gravine, valloni che hanno sporadiche o nulle portate d’acqua. La zona abitata si localizza in alto lungo l’altopiano e sui suoi pendii scoscesi. E’ infatti l’acqua dei cieli, la pioggia e la brina raccolta nei drenaggi e nelle caverne, la risorsa dei labirintici complessi dei trogloditi dei Sassi di Matera, come delle altre città di pietra delle Gravine. Questa città conserva intatto il fascino di un’umanità di cacciatori-raccoglitori che hanno abitato questi luoghi e che hanno lasciato tracce della loro presenza nelle cavità naturali che si aprono nella roccia più pura delle Gravine. Dal neolitico all’Età dei Metalli nella zona dei Sassi si realizza la realtà socio-culturale fisica di diverse culture agro-pastorali che convissero in tre ambienti geografici: piano, pendio e grotte. Questi gruppi svilupparono le originarie tecniche preistoriche creando nei Sassi di Matera un habitat adattato, un’oasi di pietra, una zona sterile ed arida. I Sassi sono stati per lungo tempo esclusiva preda della criminalità locale, nonostante il fascino indiscusso che questa città fantasma riusciva a destare in turisti che osavano vagare per i suoi vicoli e grotte deserte. Alla fine degli anni ’90 un gruppo di giovani materani decise di porre fine alla “vergogna” dei Sassi e si adoperò attivamente per il reinsediamento di tutta la zona dei Sassi, del suo recupero totale a scopo abitativo. Nello scetticismo ed anche derisione degli stessi concittadini, questi giovani sono riusciti nel loro intento insediandosi con le loro famiglie nel tessuto architettonico dei Sassi come “abusivi storici”, ristrutturando varie zone e rendendo le cosi dette grotte delle meravigliose oasi di cultura preistorica. Questa fu una grande vittoria, non solo nel recupero di una storicità di incontaminata cultura rupestre, ma soprattutto nel recupero di un tessuto sociale e di controllo su un territorio vittima di degrado estremo per una criminalità che voleva fare dei Sassi un suo esclusivo feudo con minacce ed intimidazioni di ogni sorta. Questi giovani, che hanno creduto e perseverato nel loro lodevole obiettivo sono gli artefici della valorizzazione e mediazione di un territorio che dopo innumerevoli vicissitudini è stato riconosciuto “Patrimonio dell’Umanità”. Nel 2019 Matera sarà la Capitale Europea della Cultura.
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